Amianto
Che cos'è l'amianto?
Si tratta di un materiale molto utilizzato in passato in vari impieghi: ad esempio, l’eternit veniva utilizzato come copertura in edilizia sotto forma di lastre piane o ondulate di cemento-amianto, oppure come coibentazione di tubature. L’eternit è costituito da materiale non friabile, compatto che, quando è in buono stato di conservazione, non è di per sé pericoloso. Se, però, lo stesso viene esposto ad agenti atmosferici, subisce un progressivo degrado per azione di piogge, sbalzi termici, vento, e a distanza di anni dall’installazione possono determinarsi rilasci di fibre.
Le fibre di amianto, liberate nell’aria possono essere causa di gravi malattie per l’uomo.
Cosa fa la Regione per monitorare il problema amianto?
Il PRAL - Piano Regionale Amianto Lombardia (previsto dall’art. 3 della L.R. n.17/2003 e approvato con D.g.r. 22 dicembre 2005-n. 8/1526) impone l’adozione di un piano di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica per la salvaguardia del benessere delle persone rispetto all’inquinamento da fibre di amianto. Pertanto è previsto l’obbligo di denuncia della presenza di amianto da parte dei proprietari degli immobili.
Chi ha il compito di vigilare sul problema amianto?
Tutti hanno il dovere di comunicare la presenza di amianto - o il sospetto della presenza di amianto - in qualsiasi forma (compatta o friabile) negli edifici, impianti o luoghi pubblici o privati.
Ecco come:
- I cittadini scrivendo all’Ufficio Ecologia del Comune.
- I proprietari di immobili o gli amministratori di condomini, compilando il modulo di autocertificazione scaricabile da questa pagina e inviandolo all’Ufficio Ecologia , che lo trasmetterà all’ASL competente.
Dopo la segnalazione fatta direttamente al Comune, l’Ufficio Ecologia chiederà al proprietario del manufatto o all’amministratore del condominio di produrre idonea valutazione del rischio secondo l’algoritmo regionale sottoscritta da un tecnico qualificato (tecnico con patentino regionale per l’amianto, Responsabile di servizio prevenzione e protezione, ingegnere civile, architetto, geometra).
Il tecnico osserva:
- la friabilità del materiale
- l’evidenza di affioramenti di fibre
- la presenza di sfaldamenti, crepe o rotture
- la presenza di materiale friabile in corrispondenza di scoli d’acqua, grondaie ecc.
- la presenza di materiale simile all’accumulo di polvere, conglobato in piccole stalattiti in corrispondenza dei punti di sgocciolamento
Inoltre l’Ufficio Ecologia richiederà al cittadino o all’amministratore dell’immobile di compilare il “Modulo per la notifica della presenza di amianto in strutture e luoghi” scaricabile da questa pagina.
Una volta acquisita tutta la documentazione, l’Ufficio Ecologia o ne darà comunicazione all’ASL ai fini del censimento, obbligatorio secondo il PRAL - Piano Regionale Amianto della Lombardia.
Eventuali provvedimenti (rimozione o trattamento delle coperture) e l’avanzamento lavori devono essere comunicati al Comune. Per la chiusura della pratica dovete inviarci anche la 4° copia del formulario rifiuti che attesta il corretto smaltimento alla discarica dell’amianto.
Albo Nazionale gestori ambientali - sezione Regione Lombardia
Il cittadino che incarica l’impresa per effettuare la bonifica, la rimozione e lo smaltimento di materiali contenenti amianto, deve sceglierla tra quelle iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali (istituito con d.lsg 152/06 Testo Unico Ambientale).
Ulteriori informazioni possono agevolmente essere reperite sul sito internet della Regione Lombardia.